Rientrano in questo ambito progetti e iniziative territoriali finalizzate allo studio delle trasformazioni sociali riconducibili all’emergere di nuove figure lavorative e al riconfigurarsi dei modelli di organizzazione del lavoro, delle politiche di welfare e delle ricadute sulle forme di convivenza.

2023

Il racconto di A5 autonomia funzionale del territorio

Committente: Gruppoacinque
Scopo del lavoro, sulla scorta di un approfondito percorso di ascolto territoriale, è stato quello di raccontare il percorso di genesi e consolidamento di A5, multi-utility delle cinque province del Nord Lombardia (Lecco, Como, Varese, Monza e Sondrio), in quanto nuova autonomia funzionale in formazione, ovvero agenzia in forma d’impresa che gestisce e distribuisce secondo un mix di logiche industriali e territoriali, beni essenziali per la competitività economica e la riproduzione sociale delle città e dei territori nei quali essa opera. Operazione complessa naturalmente, ma che può avere gambe se le utilities divengono motori di un nuovo patto tra due forze fondamentali: un neo-municipalismo che veda le città pensarsi come piattaforme sociali e della qualità della vita oltre la sola funzionalizzazione all’attrazione competitiva dei flussi economico-finanziari, e un mercato che sia vettore di innovazione eticamente orientata oltre che spazio della produzione e distribuzione di valore.Il rapporto non presenta la storia delle performance finanziarie o tecnico-operative di una nuova azienda: è invece il tentativo di raccontare il percorso di creazione di una nuova istituzione che ambiziosamente ha nella sua mission l’obiettivo di unire industria e territorio, mercato e beni collettivi. Detto in altri termini è il racconto delle opportunità e anche delle problematiche del rapporto tra comunità e flussi; di come rendere utilizzabile per obiettivi di sviluppo territoriale la potenza tecnico-finanziaria del capitalismo delle reti; di come (ri)costruire un nuovo patto duraturo tra città e mercato nel delicato campo del produrre quei beni collettivi di cui anche il passaggio drammatico della pandemia e delle successive crisi energetiche e geopolitiche ci hanno mostrato l’assoluta necessità per i territori, le città, il paese 

2022

Amadori
 Quando l’identità di impresa incontra
e l’identità di territorio

Committente: Gruppo Amadori S.p.A.
L’indagine territoriale si è configurato quale percorso di accompagnamento finalizzato a ricostruirne l’attuale posizionamento territoriale del Gruppo Amadori sulla base delle percezioni di un panel di stakeholder interni ed esterni al perimetro organizzativo aziendale, localizzati nei quattro poli produttivi in Emilia Romagna. Abruzzo e Puglia. L’attività di ascolto mirava dunque a delineare le coordinate del complesso processo di continua costruzione/trasformazione dell’identità aziendale quale esito in divenire del quadro delle relazioni entro cui l’organizzazione porta avanti gli obiettivi aziendali. La costruzione e la condivisione di un nuovo spazio di rappresentazione è alla base dell’individuazione di strategie aziendali capaci di coniugare coscienza di luogo, ovvero la consapevolezza del quadro di vincoli e opportunità derivanti dal radicamento plurilocalizzato, ovvero la consapevolezza di rappresentare un attore che contribuisce all’organizzazione dei territori di localizzazione sulla base delle capacità di trasformare i driver di modernizzazione (tecnologie, conversione ecologica, etc.) in processi diffusi di innovazione economica, sociale e ambientale oltre le mura dell’impresa.

2021

MilanoSesto 
l’abitare che produce valore

Committente: MilanoSesto S.p.a.
Il progetto si configura come ricerca-azione dedicata alla nuova industria dell’abitare la città, a partire dal progetto di rigenerazione urbana e di sviluppo residenziale connessi alla costruenda Città della Salute a Sesto San Giovanni, nel cuore della regione urbana milanese. Un progetto che è parte organica della trasformazione di Milano, del possibile avvio di un nuovo ciclo di sviluppo della città e della sua capacità di resilienza e di adattamento anche rispetto all’impatto di medio periodo dell’evento pandemico. Tre i temi fondamentali di lavoro: la città e le sue classi dirigenti “entro le mura”: come una parte di esse legge scenari e traiettoria di Milano, il posizionamento di MilanoSesto e della coalizione progettuale (investitori, sviluppatori, progettisti, ecc.) nella trasformazione in corso del sistema delle élite urbane; l’evoluzione della questione dell’abitare, del real estate in industria dell’abitare come parte di una più generale neo-industrializzazione della città; il rapporto del progetto con la società e il territorio metropolitano, la sua composizione sociale e demografica, l’evoluzione del tema della città intelligente, lo spazio di posizione del progetto.

2018

Il Grande Viaggio Insieme Conad 

Committente: Conad
A partire dal 2017 AASTER accompagna il Grande Viaggio Insieme promosso e organizzato da Conad per entrare in sintonia non solo e non tanto con i gusti e le preferenze dei consumatori, quanto piuttosto per ascoltare, riconoscere e riconoscersi con gli esponenti delle comunità: dai sindaci alle piccole imprese innovative che incorporano sostenibilità, tecnologia e prossimità, dall’associazionismo volontario al terzo settore organizzato, passando per enti parco, consorzi industriali, istituzioni della cultura, etc.Conad cerca di mettere a regime un modello che valorizzi la capacità di produrre capitale sociale della rete locale dei dettaglianti, coniugandolo con la potenza dei codici e linguaggi della finanza, della tecnologia, della comunicazione, della logistica. Tale modalità di interpretare il proprio ruolo imprenditoriale ambisce a travalicare i tradizionali confini del soggetto di impresa socialmente responsabile, in cui business e solidarietà viaggiano su binari paralleli o in un rapporto strumentale della seconda rispetto al primo, ponendo la sfida della prossimità, della qualità del legame sociale e della ricerca collettiva di senso, quale pilastro identitario del modo di intendere il fare impresa mutualistica e dunque fattore critico di successo del modello di business.

2018

Arexpo – Autonomia funzionale della nuova società industriale

Committente: Arexpo
Il Parco del Sapere è una infrastruttura, materiale e immateriale, che fa da motore e allo stesso tempo si alimenta di una atmosfera e di una cultura diffusa dell’innovazione e dell’apertura. Per questo oltre alla connessione con la dimensione dei grandi flussi di capitali e conoscenze, occorre praticare il terreno di un capitalismo intermedio che ponga in mezzo tra flussi e luoghi un discorso positivo sulla società, le sue forme di convivenza, la capacità di essere forza riflessiva di cambiamento, e un discorso sull’impatto sociale del progetto di Arexpo. In altre parole occorre produrre un discorso di sviluppo che comprenda ciò che possiamo definire con la metafora dell’intelligenza sociale diffusa. In questa delicata operazione politica e culturale oltre che scientifica ed economica, le grandi reti e strutture della conoscenza giocano un ruolo centrale di connessione tra dimensione dei flussi e società. Le infrastrutture rappresentano un anello centrale nei meccanismi di sviluppo di una economia a rete globale e dunque mettere a fuoco il ruolo che esse giocano nella costruzione di un futuro comune, rappresenta un tassello importante del loro sviluppo.Nel pieno di una metamorfosi non solo economica ma sociale e culturale abbiamo straordinariamente bisogno di un racconto che evidenzi le connessioni tra i diversi aspetti del cambiamento. Finanziarizzazione, tecnologia, scienza, industria, digitalizzazione, mondializzazione, sostenibilità, ecc., sembrano a volte frammenti sparsi e a sé stanti di una realtà di cui si fatica a cogliere la matrice unitaria. La mancanza di una narrazione, di un racconto globale capace di dare senso comune ai diversi fenomeni, è uno dei fattori all’origine della generalizzata ansia e difficoltà a vivere i cambiamenti che sembra percorrere come un fantasma le società occidentali in questo scorcio di nuovo secolo, influenzando in senso negativo la sfera dei decisori istituzionali 

2016

PosteItaliane e territorio: dalla modernizzazione lenta alla modernizzazione dolce per una nuova prossimità territoriale 

 Committente: PosteItaliane
L’indagine territoriale in alcune aree laboratorio del Paese (Valle Camonica, Monti Dauni, quartieri periferici di Milano) ha perseguito l’obiettivo di ricostruire un quadro percettivo rispetto a quelle che sono le ricadute territoriali di un modello organizzativo sempre più articolato per funzioni svolte e pertanto sempre più rilevante nel determinare la qualità delle dotazioni funzionali locali dei territori non solo in termini di qualità della vita dei suoi abitanti, ma anche in rapporto ad aspetti che interessano sempre più la competitività dei territori, la loro possibilità di connettersi alla dimensione dei globale dei flussi di merci, persone, informazioni e di declinarne localmente le opportunità.La presenza diffusa di PI sul territorio è un asset di grande valore se collocato all’interno della dialettica tra disintermediazione e radicamento locale che attraversa il territorio come categoria interpretativa e i territori come laboratori di processi reali (economici, sociali e istituzionali). PosteItaliane come cinghia di trasmissione tra modernizzazione digitale e trasformazioni dei territori.