La mia attività professionale, per lo più sviluppata presso AASTER, è incentrata su processi di empowerment di contesti territoriali nei quali i portatori di interesse (stakeholders territoriali) strutturano le loro relazioni per affrontare i cambiamenti indotti dai processi di modernizzazione economica, sociale e culturale. Tali processi di trasformazione innescano nei territori, così come all’interno della struttura dei portatori di interessi, dinamiche di inerzia, di resistenza, di conflitto, di cooperazione, etc. che ne influenzano l’identità, le logiche di azione, le formule organizzative, gli obiettivi. L’attività professionale di accompagnamento consiste nell’ascolto degli attori (fase di ricerca qualitativa/quantitativa) e nella formulazione di proposte per il miglioramento delle relazioni tra gli attori in gioco (fase di azione) al fine di aumentare e migliorare il capitale sociale territoriale disponibile collettivamente agli attori (coesione sociale). Nel corso degli anni questo metodo di lavoro è stato applicato in decine di contesti territoriali con diverse finalità. Alcune di stretta rilevanza sociale: costruire azioni comunitarie di prevenzione del suicidio, accompagnare forme di integrazione dei Rom, etc; altre di rilevanza socioeconomica: accompagnamento delle trasformazioni dei distretti industriali, delle aree marginali, delle relazioni transfrontaliere, etc.); altre di accompagnamento dei grandi player del credito, dell’energia, delle infrastrutture per la mobilità di persone, merci e informazioni nella strutturazione di adeguate relazioni con i contesti locali. Le competenze maturate attengono quindi ad una serie di tecnicalità di matrice sociologica con forte orientamento al tema delle forme di governance territoriali e dei processi di trasformazione organizzativa”.