Convegno “Energia e autogoverno”: Fiper e Tev insieme per dare forza e protagonismo alle imprese di comunità nei territori montani
Trento, 18 gennaio 2025
“Energia e autogoverno: il teleriscaldamento come fattore di sviluppo della montagna”. È il titolo del convegno organizzato al Muse di Trento dalla Federazione Italiana di Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili (Fiper) e Trentino Energia Verde (Tev). L’occasione ha permesso ai partecipanti di immergersi nel mondo del teleriscaldamento a biomasse legnose da una prospettiva socio-antropologica e politica e non solo tecnica, mettendo in luce l’importanza di rimettere al centro del dibattito politico nazionale la montagna e le sue specifiche peculiarità che, se capite e valorizzate, possono essere risposte importanti alle sfide del nostro tempo, in particolare della bioeconomia e dell’utilizzo delle risorse locali (acqua e foresta).
Il tema del rapporto tra città e valli è molto attuale per valorizzare l’esperienza di chi vive in e di montagna, e serve sempre di più un processo culturale di responsabilità e di promozione di un territorio vivo che permetta ai cittadini di essere protagonisti del loro futuro.
Al convegno ha partecipato Aldo Bonomi ha posto l’accento sui flussi nei quali anche i territori e le comunità montane sono inseriti, sottolineando quelli contraddittori dell’ipermodernità delle guerre in corso con le loro ripercussioni sul sistema di approvvigionamento energetico e quello della crisi climatico-ambientale con la riduzione dell’innevamento e gli eventi climatici estremi che affliggono anche la montagna.
Per Bonomi, le comunità montane devono stare dentro la modernità. Tev e Fiper che cercano di mettere insieme le funzioni, per contare di più nella filiera alpina, hanno capito che le comunità vanno anche costruite concretamente passo passo, non solo rivendicate a parole: bisogna ricominciare ad occuparsi delle economie fondamentali della montagna, per ragionare di una comunità dentro la modernità.
Per fare ciò, ci si deve “mettere in mezzo” che significa mettersi in gioco, assumere posizioni conflittuali e difficili aperte al cambiamento al cambiamento in atto promuovendo un processo di coscientizzazione dentro questi grandi processi globali.