Dai distretti del commercio la spinta alla rinascita sociale
di Aldo Bonomi – Microcosmi – Il Sole 24Ore Venezie Post
Desertificazione commerciale.
Desertificazione è parola spaesante che diventa pesante accompagnata dai numeri della crisi del commercio. Rimanda al rischio di rimanere senza paese non solo nei piccoli borghi ma anche nelle città quando le percorriamo distratti senza vedere l’intervallarsi di saracinesche abbassate di esercizi commerciali perché, a proposito di numeri, siamo abituati e ci interroghiamo sui grandi numeri delle crisi industriali. Non fa statistica il lento e progressivo sommarsi delle vite minuscole che chiudono con la saracinesca un progetto di vita così come, non ci accorgiamo se scompare l’abituale bancarella al mercato rionale. Anche la politica si appassiona di più nell’usare quei numeri nell’eterno ritorno della questione fiscale tra lavoratori autonomi e dipendenti.
Eppure, quella desertificazione rimanda nel suo inaridire al venir meno di reti sociali di prossimità, a proposito di città in 15 minuti, ed a quelle economie fondamentali della vita quotidiana e delle forme di convivenza. Mi ricordo sempre il monito di Carlo Sangalli nel venire avanti dei ghetti sull’avere attenzione «a quando si spengono le luci delle latterie in periferia». Ma data dignità sociale ai bottegai ed ai commercianti la questione di quei numeri e di quel deserto non è affatto questione di nostalgia. Anzi, e tutta dentro l’iper-modernità che avanza che, se non temperata, produce il deserto. E non è solo questione di tassazione.
Quella fiumana di vite minuscole in difficoltà è tartassata dai flussi da Amazon, dai grandi centri commerciali nel loro essere “non luoghi” alternativi di socialità,
dai flussi turistici in overbooking, dalla gentrificazione, dai grandi temi della denatalità e della mutazione antropologica del lavoro che intacca eredità imprenditoriale e disponibilità flessibile nell’economia dei servizi, per non citare l’economia dell’algoritmo e l’incombente intelligenza artificiale. È il capitalismo delle reti bellezza!!!
Si potrebbe continuare
cahiers de doléances.