Sono tempi del postumano in cui guardiamo in alto ai satelliti che ci sorvolano e ci sentiamo tracciati e disegnati dall’alto. Tornare alla scienza umana che è la geografia può ridarci senso nel raccontarci e rappresentarci prossimi, dal basso, dal territorio. Per questo segnalo un interessante lavoro di «Figurazioni e strategie spaziali» realizzato dal DAStU Politecnico di Milano, curato da Simonetta Armondi, Stefano Vita, Beatrice Galimberti, con conclusioni di Matteo Bolocan sulla politica di ricerca geografica da tener cara come stimolo all’università. Ed anche alla scienza triste per andare Oltre le mura dell’impresa guardando alle piattaforme del vivere, abitare e lavorare. (Bonomi 2021).
Il Sole 24 Ore